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Attiri le zanzare? Tutta colpa della genetica

Alcune persone attirano le zanzare più di altre. L’abbiamo sempre sospettato, ma la scienza sta cercando una conferma. Uno studio inglese mira a identificare i geni che ci rendono appetibili per gli insetti. Se lo studio avesse successo, si potrebbero elaborare nuovi repellenti. Un fine tutt’altro che futile, se si pensa che le zanzare sono portatrici di malattie letali come la malaria.

Lo studio coinvolgerà oltre 200 coppie di gemelli omozigoti ed eterozigoti, ovvero identici e non identici. I ricercatori raccoglieranno i calzini dei partecipanti e li metteranno in una galleria del vento piena di zanzare. Se alcuni individui producono veramente sostanze chimiche che attraggono gli insetti, allora le zanzare si concentreranno sui loro calzini. Sarà così possibile esaminare che cosa ha di diverso il loro sudore e quali sono le cause genetiche.

Studi precedenti hanno dimostrato che certi stimoli visivi, olfattivi e termici attraggono le zanzare. Gli individui che espirano più anidride carbonica, ad esempio, ricevono più punture. Anche le persone più alte e robuste subiscono più attacchi da parte delle zanzare, così come le donne con il ciclo. Ciononostante, si sa ancora poco riguardo ciò che ci rende più o meno appetibili per gli insetti a livello genetico.

Esistono veramente persone con “il sangue dolce”, come alcune credenze popolari vorrebbero? Due anni fa, uno studio dello stesso team aveva coinvolto 18 coppie di gemelli omozigoti e 19 di gemelli eterozigoti. Già allora gli scienziati avevano constatato che i gemelli omozigoti, quindi con lo stesso patrimonio genetico, attraggono le stesse quantità di insetti. Inoltre, anche i loro odori sono simili. Ciò significa che la nostra appetibilità potrebbe avere cause genetiche.

Se si identificassero i geni che rendono il nostro odore interessante per gli insetti, sarebbe più facile trovare una soluzione. Sarebbe in ogni caso un lavoro lungo, che potrebbe però portare a trattamenti farmacologici che ci rendano repellenti agli insetti. Farmaci del genere sarebbero un’arma inestimabile contro malattie trasmesse dalle zanzare, come la zika e la malaria.

Fonte: scientificamerican.com