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Aurora magazine

L’inquinamento aumenta le probabilità di parto prematuro

L’esposizione all’inquinamento dell’aria nel primo e nel secondo trimestre potrebbe aumentare il rischio di parto prematuro. I ricercatori hanno esaminato gli effetti delle polveri sottili su cavie gravide. È così emerso che l’esposizione nelle prime fasi della gravidanza è ancora più pericolosa del normale.

Ricerche precedenti avevano ipotizzato che le gravidanze in aree molto inquinate fossero più a rischio della media. Il nuovo studio ha confermato quanto detto in precedenza. I ricercatori hanno fatto vivere un gruppo di cavie in mezzo all’inquinamento. Hanno invece posto il gruppo di controllo in gabbie con filtri per l’aria.

Le polveri sottili PM2.5 hanno provocato un calo dell’11,4% del peso alla nascita in metà dei cuccioli del primo gruppo. Inoltre, l’83% delle cavie esposte all’aria inquinata ha partorito in forte anticipo.

Le PM2.5 sono particelle microscopiche, che penetrano in profondità nei polmoni. Si depositano nei polmoni, dove causano infiammazioni e aggravano patologie cardiache già presenti. Sono inoltre vettori per sostanze cancerogene. Nelle donne incinte provocano anche la diminuzione del peso placentare e alterano i livelli ormonali.

La professoressa Judith Zelikoff afferma che le donne incinte dovrebbero evitare il più possibile le zone inquinate. Sarebbe inoltre bene adottare filtri per gli ambienti interni, specie nei primi mesi.

Fonte: independent.co.uk