Tracciare i movimenti della coda degli spermatozoi potrebbe migliorare i test per la fertilità maschile e, di conseguenza, l’efficacia della IVF. La tecnica è stata sviluppata dai ricercatori dell’Università di Birmingham e misura sia la velocità sia il tipo di movimenti della coda.
Secondo i ricercatori, analizzare la coda degli spermatozoi permette di capire quando e se raggiungeranno l’ovocita. Si tratta quindi di un passo in più rispetto alle analisi tradizionali, che prevedono quasi sempre la semplice conta degli spermatozoi.
La nuova tecnica usa una combinazione di imaging digitale ad alto rendimento, matematica e dinamica dei fluidi. È disponibile mediante un software gratuito chiamato FAST (Flagellar Capture and Sperm Tracking), in questo modo potranno usarlo anche altri team. La speranza è che la diffusione della tecnica permetta di comprendere meglio i comportamenti degli spermatozoi.
Il modello matematico del sistema, sviluppato dalla dottoressa Gemma Cupples, analizza la quantità di energia necessaria affinché uno spermatozoo nuoti fino alla meta. In particolare, misura forze minuscole impossibili da misurare con la semplice sperimentazione. Una tecnica che si potrebbe applicare anche ad altri ambiti, come la diffusione dei batteri.
Misurando l’energia effettiva degli spermatozoi, è più facile individuare eventuali problemi e prescrivere trattamenti ad hoc. In alcuni casi, potrebbe bastare addirittura cambiare stile di vita per aumentare le possibilità di concepire. Potrebbe quindi essere un’alternativa economica e meno stressante alla più classica IVF.
Fonte: independent.co.uk