Due caffè al giorno, tanto è bastato per cambiare la vita a un ragazzino affetto da discinesia familiare con miochimia facciale. Grazie a questa strana terapia, l’undicenne ha manifestato una riduzione del 90% dei movimenti involontari. Ciò gli permette di andare a scuola a piedi, scrivere senza difficoltà e perfino di andare in bici. Tutte cose per lui impossibili fino a poco tempo fa.
La discinesia familiare con miochimia facciale è una malattia causata da una mutazione del gene ADCY5. I bambini che ne soffrono devono convivere con movimenti involontari che coinvolgono tutto il corpo. Crisi notturne e diurne possono addirittura peggiorare la situazione, rendendo di fatto impossibile una vita normale. Ad oggi non esistono cure definitive, eppure un padre e una figlia affermano di controllare le crisi bevendo caffè.
Un team del dipartimento di neurologia dell’Ospedale Pitié-Salpêtrière e del Brain and Spinal Cord Institute ha deciso di mettere alla prova le affermazioni dei due. I medici hanno studiato il caso di un paziente di 11 anni. Il ragazzino soffriva di circa 30 episodi di movimenti involontari al giorno, che gli precludevano tante attività normali per i coetanei. I medici gli hanno quindi prescritto una tazza di caffè espresso al mattino, una al pomeriggio e mezza alla sera.
Il trattamento sui generis ha eliminato quasi del tutto gli episodi, ma non è risolutivo. È bastato dare una tazza di caffè decaffeinato al ragazzino, per avere una totale regressione. Reinserendo la caffeina nella routine mattutina, i sintomi della malattia sono spariti di nuovo. Considerando questo episodio, è improbabile che si tratti di semplice effetto placebo.
Fonte: annals.org