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Aurora magazine

Zinco e acido folico non aiutano la fertilità maschile

Gli integratori di zinco e acido folico sono tra quelli più usati per migliorare la fertilità maschile. Ciononostante, uno studio dell’Università dello Utah prova la loro completa inutilità, quanto meno su questo fronte. Secondo i ricercatori, i dati non mostrano alcun aumento nel tasso di concepimenti, nascite, numero di spermatozoi, motilità degli stessi. Ciò significa che non migliorano in alcun modo la fertilità maschile.

In commercio si trovano integratori finalizzati a migliorare la fertilità maschile. Al loro interno ci sono zinco e folati, entrambe sostanze essenziali nello sviluppo degli spermatozoi. Secondo i produttori, assumere questi integratori sarebbe un modo naturale per stimolare la produzione di spermatozoi più forti. Eppure, nessuno studio ha mai fornito prove di questi presunti benefici.

Per questo studio specifico, i ricercatori hanno coinvolto 2.370 coppie con problemi nel concepire. Metà degli uomini ha preso dei supplementi di zinco e acido folico tutti i giorni; l’altra metà si è limitata ad assumere un placebo. Le donne hanno completato dei questionari per monitorare eventuali concepimenti.

I ricercatori non hanno individuato alcuna differenza significativa tra il primo e il secondo gruppo. Nel gruppo che ha assunto gli integratori, ci sono state 404 gravidanze andate a buon fine, circa il 34%. In quello del placebo, ce ne sono state 416, circa il 35%. I campioni di sperma prelevati dai due gruppi mostravano inoltre un numero simile di spermatozoi, dotati pressapoco della stessa forma e motilità. Curiosità, gli spermatozoi prelevati dal primo gruppo avevano percentuali più alti di anomalie nel DNA.

Fonte: healthsciences.utah.edu