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I test genetici rendono più facile predire i tumori cronici del sangue

Gli scienziati del Wellcome Sanger Institute, Wellcome-MRC Cambridge Stem Cell Institute e dell’Università di Cambridge hanno reso più facile predire i tumori cronici del sangue. Il merito è della combinazione di test genetici e informazioni cliniche dei pazienti. Il mix permette di predire con precisione la prognosi dei pazienti affetti da neoplasie mieloproliferative. Lo studio ha inoltre identificato 8 sottogruppi genetici della malattia, legati a schemi specifici di sintomi e prognosi.

Le neoplasie mieloproliferative sono tumori del sangue che colpiscono circa 30.000 pazienti solo nel Regno Unito. Sono tumori cronici, che aumentano il rischio di emboli e sanguinamenti. In più, questi tumori possono portare a forme più avanzate di tumore, come la leucemia acuta. Di conseguenza, è fondamentale scoprire il prima possibile in che modo si evolverà il tumore. In questo modo i medici possono prescrivere trattamenti personalizzabili, che riducano i rischi.

La classificazione dei tumori cronici del sangue risale agli anni ‘50 e prevede tre categorie. Negli ultimi anni, il sistema di classificazione si è dimostrato poco accurato. Per i dottori è difficile assegnare il trattamento più adeguato ai pazienti e predire come si evolverà la loro condizione. I ricercatori hanno quindi analizzato i fattori biologici alla base di queste neoplasie, così da individuare i sottogruppi genetici e legarli alla sintomatologia clinica.

Lo studio combina informazioni genetiche di ogni singolo paziente e informazioni cliniche. Rispetto ai metodi tradizionali, questo rende più facile ottenere predizioni personalizzate. In questo modo, è anche più facile sviluppare terapie cucite su misura, piuttosto che su categorie predefinite. In futuro potrebbe rendere possibile individuare i pazienti più a rischio con ampio anticipo. L’ennesima dimostrazione delle tante possibili applicazioni dei test genetici.

Fonte: eurekalert.org