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Aurora magazine

L’inquinamento è la prima causa di infertilità maschile

I dati riportano che l’inquinamento è la prima causa di infertilità maschile. Si calcola che il numero di spermatozoi prodotti da ogni uomo si sia dimezzato negli ultimi 30 anni. Secondo alcuni partecipanti al congresso di Firenze sulla PMA, la situazione potrebbe addirittura peggiorare. Man mano che l’esposizione alle polveri sottili aumenta, infatti, rischiano di aumentare anche i casi di infertilità maschile.

Le possibili minacce alla fertilità maschile sono molte più di quelle che si tende a immaginare. Le polveri sottili provocano circa il 60% dei problemi di infertilità maschile. Il problema tocca in particolare gli uomini che vivono nelle grandi città, o esposti a grandi quantità di inquinanti. L’area di Pescia in provincia di Pistoia, ad esempio, è molto interessata all’inquinamento provocato da concimi e fertilizzanti. Lo denuncia il professor Luca Mencaglia del centro PMA dell’Asl Sud-Est Toscana.

Tra i colpevoli ci sono però anche altri fattori. Fumo e alcool sono tra le principali cause di infertilità, insieme all’inquinamento. Anche l’eccessiva esposizione a fonti di calore e radiazioni può essere un problema, in particolare per operai e cuochi. Inoltre, la plastica usata per le confezioni di acqua e alimenti è un altro fattore di rischio sia per le donne sia per gli uomini. Se lasciate al sole, le bottiglie dell’acqua possono rilasciare estrogeni sintetici. Alla lunga, questi possono provocare infertilità.

Fonte: ansa.it