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Aurora magazine

L’utero di una donna morta ha dato la vita

Una donna nata senza utero ha dato luce a una bambina in salute. Tutto grazie all’utero donato da una misteriosa donatrice deceduta. L’evento si è verificato in Brasile ed è un passo rivoluzionario per il trattamento dell’infertilità. Si tratta infatti della prima bambina nata dall’organo di una donna morta.

Prima di questo ci sono stati altri trapianti di utero che hanno portato al parto. Tutti gli organi provenivano da donatrici ancora in vita e dal 2013 sono nati almeno 11 bambini in questo modo. Come detto, la differenza principale è che tutti gli uteri trapiantati provenivano da donatrici vive. Questa è la prima volta che il trapianto di un utero morto ha successo.

Da un punto di vista biologico, gli organi di una persona viva e di una persona morta non sono molto diversi. Eppure, nessuno degli altri 10 trapianti di utero effettuati con organi di donne morte ha avuto successo. Questa prima vittoria promette di cambiare la vita a tante donne che hanno perso l’utero o che sono nate senza. Come la protagonista di questa storia, appunto.

La donatrice era una donna di 45 anni morta per un ictus, che aveva avuto tre bambini con parto naturale. La protagonista dello studio, invece, è nata senza utero. I medici le hanno impiantato quello della donatrice con un intervento durato 10 ore. Dopodiché hanno aspettato che la donna cominciasse ad avere il ciclo mestruale, arrivato 7 mesi dopo, indice che l’organo aveva attecchito. A questo punto hanno usato la fecondazione in vitro per dare inizio alla gravidanza.

Tutta la lunga operazione si è conclusa con una bambina di quasi 3 kg, nata con parto cesareo a dicembre 2017. A ormai un anno dal parto, la piccola risulta sana e non paiono esserci stati effetti imprevisti.

Fonte: nytimes.com