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Aurora magazine

Limite per la procreazione assistita alzato a 46 anni

La giunta provinciale di Trento ha annunciato cambiamenti nei livelli di assistenza pubblica per la procreazione assistita. Le donne potranno accedere alle tecniche di fecondazione fino a 46 anni, contro i precedenti 43. I cambiamenti ai livelli essenziali di assistenza arrivano dopo la modifica delle norme nazionali.

Per la prima volta, i Lea includono la PMA tra le prestazioni garantite dal servizio sanitario. Ecco quindi i primi criteri e limiti su base nazionale, che garantiscono un’erogazione dei servizi uniforme. Per il momento i nuovi Lea non sono ancora attivi, ma la Provincia di Trento ha provveduto ad allinearsi con le normative. Ha quindi spostato il limite per la procreazione assistita da 43 a 46 anni, come sarà a breve in tutto il Paese.

I cambiamenti ai Lea vanno oltre il limite di età. I portatori di 6 malattie croniche invalidanti saranno esenti dal ticket. Le malattie sono: broncopneumopatia cronico ostruttiva, osteomielite cronica, patologie renali croniche, rene policistico autosomico dominante, endometriosi “moderata” e “grave”, sindrome di talidomide. L’esenzione varrà inoltre per i donatori di organo.

Nel caso di altre 5 patologie, l’esenzione dal ticket non sarà più quella per malattia rara, ma quella per malattia cronica-invalidante. Le malattie interessate sono: celiachia sprue celiaca, celiachia dermatite erpetiforme, sindrome di Down, sindrome di Klinefelter, connettiviti indifferenziate.

Fonte: lastampa.it