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Aurora magazine

Silenziare un gene per evitare la pressione alta in gravidanza?

L’alta pressione in gravidanza è uno dei rischi maggiori per mamma e bambino. Secondo uno studio dell’Università del Massachusetts, la si potrebbe evitare spegnendo alcuni geni della placenta. La tecnica si chiama silenziamento dell’RNA è ha già dato buoni risultati nei primati. Le cavie trattate in questa maniera sono tornate a valori normali in breve tempo.

La condizione si chiama preeclampsia e colpisce oltre il 10% delle future mamme. La pressione troppo alta può danneggiare reni e fegato, provocare ictus e convulsioni. Nei casi peggiori l’unico modo per fermarla è anticipare il parto. Questo mette le donne nella condizione di dover scegliere tra la propria salute e quella del piccolo, con conseguenze psicologiche anche gravi.

La preeclampsia si manifesta quando la placenta smette di funzionare a dovere. Per compensare la cosa e aumentare l’afflusso di sangue, rilascia quindi delle proteine che aumentano la pressione della donna. In questo modo il feto riesce a ottenere la giusta quantità di ossigeno e nutrienti, a prezzo però della salute materna.

Trattare la preeclampsia non è facile. I ricercatori devono tenere conto sia della salute della madre sia di quella del feto, evitando l’insorgere di eventuali malformazioni. Agire sui geni che causano il malfunzionamento della placenta pare l’approccio più sicuro per entrambe le parti. La tecnica distrugge infatti le molecole di RNA che spingono la produzione della proteina causa della malattia.

Per il momento i ricercatori hanno testato l’approccio su forme lievi di preeclampsia nei babbuini. Hanno iniettato il trattamento in 3 cavie su 9, riducendo i loro livelli di pressione e i danni agli organi interni.

Fonte: newscientist.com