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Aurora magazine

Mangiare cioccolato in gravidanza fa bene al feto

Uno studio della Université Laval Québec City in Canada rivela che il cioccolato in gravidanza fa bene. Mangiarne 30 grammi al giorno migliora l’afflusso di sangue alla placenta, con benefici per la crescita e lo sviluppo del feto.

I ricercatori sono partiti da studi precedenti, che si concentravano sugli effetti della pressione alta in gestazione. L’ipertensione provoca infatti problemi nel flusso di sangue al feto, con conseguenze negative sull’ossigenazione e il suo nutrimento. Queste ricerche evidenziavano già come il cioccolato potesse avere effetti positivi sullo sviluppo fetale. Per i test gli studiosi hanno quindi coinvolto 129 gestanti a rischio di pressione alta. Ciascuna di loro ha consumato 30 grammi al giorno di cioccolato del tipo che preferivano.

Dopo 12 settimane di trattamento a base di cioccolato, le gestanti hanno mostrato miglioramenti nel flusso di sangue materno al feto. Ciò indipendentemente dal tipo di cioccolato e quindi dalla quantità di antiossidanti presenti.

Fonte: ansa.it

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Il fumo in gravidanza danneggia la fertilità del figlio

Uno studio dell’University of Western Australia ipotizza che il fumo in gravidanza possa danneggiare la fertilità del figlio. I maschi nati da madri che hanno fumato durante i nove mesi, infatti, sarebbero maggiormente soggetti a deficit nella produzione di sperma.

I ricercatori hanno recuperato i dati di uno studio risalente 20 anni fa e riguardante la salute materno-infantile. Hanno quindi contattato i figli maschi di queste donne, oggi ventenni, e li hanno sottoposti a test di fertilità. Hanno analizzato 365 campioni di sperma ed eseguito un’ecografia dei testicoli su 404 di loro. Hanno inoltre analizzato la produzione di sperma dei soggetti. Dalle analisi è emerso che i figli di madri fumatrici sono meno fertili: producono infatti il 19% di liquido seminale in meno. Tra questi ci sono inoltre diversi soggetti prematuri, condizione facilitata dal fumo in gravidanza. Loro hanno mostrato livelli di testosterone mediamente più bassi, con conseguente conta spermatica ridotta.

Un fattore rilevante per la fertilità in età adulta è il livello di crescita nell’utero. I soggetti nati normopeso hanno infatti funzionalità riproduttive nella norma, al contrario di chi è cresciuto troppo o troppo poco. Anche se in seguito il bambino si assesta su parametri di crescita normali, pare che i problemi rimangano nel tempo. Una volta adulto, il soggetto soffre infatti di una conta spermatica insufficiente. In tutto questo il fumo ha un suo ruolo, poiché influenza i livelli di crescita del feto. Ciò significa che fumare in gravidanza può danneggiare la crescita del feto e in seguito anche la sua fertilità.

Lo studio è utile per evidenziare le conseguenze del fumo sulla fertilità maschile, ma è incompleto. Diversi uomini hanno rifiutato il test della funzionalità testicolare, con possibili conseguenze sui risultati. È comunque uno dei tanti tasselli in un quadro già molto ricco: il fumo in gravidanza porta danni permanenti al feto più o meno gravi.

Fonte: quotidianosanita.it

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Minore ricorso al cesareo con l’esercizio fisico in gravidanza

Una ricerca dell’università statunitense Thomas Jefferson rivela che l’esercizio in gravidanza riduce il ricorso al cesareo. L’attività fisica ridurrebbe inoltre anche il rischio di pressione alta e di diabete gestazionale. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista American Journal of Obstetrics and Gynecology e analizza i dati di altri 9 studi.

La ricerca prende in esame un totale di 2059 donne in gravidanza. Di queste 1022 hanno fatto esercizio circa 3 volte alla settimana per almeno 35 minuti e per un periodo di 10 settimane. Le altre invece non hanno svolto alcuna attività fisica. I dati hanno quindi rivelato che il primo gruppo ha concluso la gravidanza nei termini giusti, quindi dopo le 37 gravidanze di gestazione. Solo il 17% delle donne che hanno fatto movimento ha dovuto ricorrere al cesareo, contro il 22% di quante non hanno invece fatto esercizio. Inoltre le donne facenti parte del primo gruppo hanno avuto meno problemi legati alla pressione alta e al diabete gestazionale.

Lo studio conferma l’importanza dell’esercizio fisico in gravidanza. Al contrario di quanto creduto da molte donne, fare sport in gravidanza è importante e salutale. In molte rinunciano per paura di fare male al bambino, per l’aumento del senso di fatica e il disagio. Sarebbe invece più corretto consultare il proprio medico ed elaborare un piano di allenamento più leggero, che venga incontro alle mutate esigenze.

Fonte: ansa.it

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Multivitaminici in gravidanza? Non servono

È inutile prendere multivitaminici e integratori specifici per la gravidanza. Almeno è quanto dicono gli esperti del Drug and Therapeutics Bulletin, rivista medica edita dal British Medical Journal.

Secondo lo studio, tali prodotti sono un acquisto non necessario, non supportato da evidenze scientifiche. Per garantire la salute del nascituro è invece necessaria una alimentazione sana, sia prima che dopo la gravidanza. Questa va al più supportata con acido folico e vitamina D, sempre però nelle dosi che raccomanda il medico.

I prodotti multivitaminici indicati per la gravidanza contengono vitamine del gruppo B, vitamina C, D, E, K, acido folico e altri Sali minerali. Secondo lo studio, però, l’uso di tali sostanze ha basi scientifiche scarne. Gran parte delle evidenze cliniche sono condotti in paesi a basso reddito, nelle quali la malnutrizione è un problema molto diffuso. Al contrario, nei paesi occidentali è molto più diffuso un eccesso di nutrizione. Gli studiosi consigliano quindi di seguire le indicazioni dei medici e limitarsi a mangiare in maniera sana.

Fonte: ansa.it

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